Page 4 - il racconto di Atack
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"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli
uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si
assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi
annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara'
illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso
da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto
terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E
poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io
non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di
grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai
dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi
avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara'
pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto
tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici e da conoscere
molte cose.
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano",
disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per
conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non
hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In
principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba.
Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le
parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai
sederti un po' piu' vicino..."