Page 6 - il racconto di Atack
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Ciao! Mi chiamo Attack perché mi
appiccicherei ai vostri piedi
volentieri per il resto dei miei giorni.
Se vi conosco un po’ e mi fido di voi,
quando venite nel mio lussuoso box mi
avvicino delicato e vi lecco una mano, o
quello che trovo, e se vi chinate vi metto le
zampe leggere leggere al collo…
Sono proprio come quella volpe del Piccolo
Principe. All’inizio sto un po’ sulle mie, sembro
impaurito e mi rintano in un angolo del box, non
sono abituato al guinzaglio, mai visto uno prima di
arrivare qui. Ma tempo dieci minuti e capisco se ho
davanti una persona perbene, che viene con buone
intenzioni. Da quel momento mi affeziono e comincio ad
aspettarla. Ogni giorno aspetto parecchie persone che conosco e
che mi accarezzano, mi portano fuori, mi chiamano per nome.
Non vengono sempre, ma va bene lo stesso, quando le rivedo
faccio i salti di gioia. E cosi associo immagini positive una dietro
l’altra, finché quelle dolorose si allontanano.
Insomma, come direbbe la volpe, desidero tanto essere
addomesticato, ho negli occhi questo bisogno di creare legame
con le persone, e la promessa di non tradire mai la vostra fiducia.
Lo stesso vale per il mio vicino di box, Spelacchio.
Spelacchio